Gli incontri organizzati per la prima fase del Sinodo sono concentrati attorno a dieci nuclei tematici: su
questi pilastri si realizza l’ascolto del popolo di Dio in clima di discernimento spirituale.
L’ascolto del prossimo nasce nel contesto della preghiera comunitaria affinché la ricerca della sinodalità
diventi stile di vita e non solo metodo di lavoro. Il senso del riunirsi per parlare insieme non si esaurisce con
la sintesi prodotta dal gruppo e successivamente dalla Diocesi, ma è l’inizio di un processo ampio in vista di
stimolare le comunità cristiane ad essere più partecipate facendo proprio l’invito di Gesù risorto:
“Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ogni creatura” (Mc 16,15.).
Gli incontri assembleari si sviluppano in tre momenti: riconoscere, interpretare, scegliere. Riconoscere
quanto si è vissuto: quali aspetti postivi e quali difficoltà / resistenze sono emersi nell’ascolto? Quali
aspetti generativi? Interpretare: leggere in profondità l’esperienza perché si comprenda l’importanza del
condividere aspirazioni, desideri, impegni e cammini. Quali gioie e ricchezze sono contenute nella
sinodalità come stile di essere Chiesa? Infine scegliere: occorre concretizzare il cammino attorno ad alcuni
punti concreti, fattibili e reali per il futuro. Non si vuole ingannare il tempo con riunioni senza risultato,
incontri senza un piano di lavoro, un cammino senza verifiche e revisioni costanti. Verso quale Chiesa il
Signore ci sta guidando? Non possiamo saperlo all’inizio del percorso, proprio perché il metodo impedisce
un’astrazione sulla Chiesa o un’ideologia sul suo agire. È un percorso che si costruisce invece insieme,
guidati dallo Spirito e iniziati all’ascolto reciproco: sinodo come metodo e stile.