Il cammino sinodale richiede che in ogni Diocesi d’Italia siano attivati gruppi di consultazione per
valorizzare ed approfondire gli spunti di riflessione dei dieci nuclei tematici nel contesto concreto
delle realtà locali. L’azione del Sinodo è trovare nel metodo del lavoro ecclesiale la finalità stessa del
percorso, ovvero confrontarsi su come la Chiesa fa sinodo, guardando con profondità, trasparenza ed
attenzione al modo di agire nelle comunità: l’annuncio del Vangelo è impegno di tutti oppure viene
delegato a qualcuno? Ci sentiamo corresponsabili nell’azione della Chiesa? In che modo vengono
prese le decisioni nel rispetto dei compiti e delle responsabilità? È presente uno spirito reale di
comunione e partecipazione alla missione di Gesù? Il desiderio è grande: diventare una comunità
dove la visione ecclesiale non continui ad essere letta ed interpretata in settori distinti, crescere nella
dimensione di una Chiesa dove non ci sono comparti a sé stanti, ma le varie azioni sono coordinate e
partecipate dalla comunità, essere – nel caso di una parrocchia – una realtà che, consapevole dei suoi
compagni di viaggio, non esclude nessuno. Il cammino sinodale propone di aprire nuovi orizzonti
con modelli comunicativi validi sia per quanto riguarda il tessuto ecclesiale come per la vita pubblica.
La finalità dell’itinerario supera il tempo del sinodo stesso: occorre aprirsi a nuovi processi per
l’annuncio e non ricercare immediatamente soluzioni rapide ai problemi. È il tempo del confronto e
dell’ascolto dove la condivisione delle esperienze e delle voci diverse si lascia illuminare dalla
Spirito. Pur mantenendo identità e differenze, tutti insieme ascoltiamo la voce di Gesù per essere nelle
condizioni di lavorare uniti nell’annuncio gioioso del Vangelo.